12 giorni e i canestri sono stati già vandalizzati

“Siamo profondamente indignati dalla maleducazione dei bambini avolesi incivili. Ricordate i canestri alla piazzetta della Pace, che avevano sistemato Marco Urso e Giovanni Agricola? Bene, uno di quelli, oggi è stato rotto da qualche bambino! Mi rivolgo ai genitori affinché imparino a insegnare l’educazione ai propri figli. VERGOGNA! AVOLESE INCIVILE!!!”

Giorno 24 giugno abbiamo installato due canestri recuperati e messi a disposizione da privati per la collettività in uno dei due campetti di basket presenti in via Pier Santi Mattarella, nota a tutti come i campetti ra 24 metri. Un primo campetto, quello di fronte all’asilo in via Paolo VI, aveva solo i tabelloni da settembre dell’anno scorso. Anche il secondo campetto, che si trova nella piazzetta della Pace, è stato vandalizzato e rimane senza canestri da settembre scorso. Solo tabelloni, nessun canestro. E per giocare a basket servono i tabelloni e i canestri.

Ci domandiamo: perché? Perché i canestri con cadenza maniacale venivano, e adesso sappiamo e possiamo dire vengono, vandalizzati con una tecnica molto semplice e indolore. Il grande scienziato, il gran bullo, il grande incivile, il grande caprone, si appende al canestro dondolandosi con il peso del corpo fino a quando non lo distrugge. Avevamo messo due canestri. Sono durati solo DODICI giorni.

Questo possa far riflettere. Non è possibile lasciare impuniti chi vandalizza i beni di tutti, messi a disposizione per tutta la collettività.

NON CHIEDIAMO un vigile in ogni quartiere. Chiediamo solo rispetto e civiltà per quello che è di tutti.

CHIEDIAMO aiuto a tutta la società, a ogni associazione, a qualsiasi ente, alla stampa, ai partiti, ai gruppi giovanili, di sensibilizzare la cittadinanza avolese, soprattutto i genitori di queste bestie da zoo, con tutto il rispetto per gli animali, al rispetto dei beni pubblici.

CHIEDIAMO a chi ha visto qualcosa o chi vede questi scempi di denunciarli. Non ci lamentiamo se servizi non ne abbiamo se siamo i primi a vandalizzarli e a non aver rispetto delle cosa pubblica.

C’ho un’idea