Canestri rimessi da due ragazzi di C’ho un’idea, i vandali sempre in azione… e l’Amministrazione?

  • Eccoci qui, siamo alla fine di maggio (fine maggio quando abbiamo deciso di rimettere i canestri da basket dopo le ennesime devastazioni). Inizia la bella stagione, i ragazzini avolesi e gli ultimi giorni di scuola. Dopodiché avranno più di tre mesi per sfogarsi come meglio credono. E c’è un posto che, malgrado tutto, durante tutto l’anno, in condizioni meteo più disparate, viene frequentato da tanti ragazzini e anche da giovani più grandi… l’arena del basket di via Pier Santi Mattarella, nota a tutti comei campetti ra 24 metri.Ma con cadenza quasi maniacale, e questa situazione capita da parecchi anni, che all’inizio della suddetta stagione, qualche vandalo fa uno strano scherzetto: demolisce i canestri del campetto, appendendovisi fino a quando non si rompono. Nessun colpevole naturalmente.

    E così, i veri giovani avolesi, cosa rimane loro da fare? Beh, innanzitutto vedono svaniti i loro sogni: andare a giocare e praticare gratuitamente lo sport che più amano, il basket. E non è facile risolvere la situazione. Il comune non aiuta per niente la rivalorizzazione di quest’area, nonostante i propri adesivi sui tabelloni dei canestri [Progetto (spazi di Peter Pan) legge 285/97]*. Con quale coraggio poi i “grandi” ci dicono che sarebbe un iniziale incentivo per togliere i ragazzi “dalla strada e dai pericoli”? Non sono proprio loro che, conoscendo il problema che è sempre uguale da anni, vogliono che una simile situazione resti così inalterata nel tempo? E i “nostri genitori” vogliono che ogni forma genuina di sport in questo paese muoia? Sembrebbe di sì.

    E invece NO, i veri GIOVANI AVOLESI NON ci stanno, sono vivissimi e si

    AUTOGESTISCONO.

    Cosa si fa? Semplice: collaboriamo tutti per mettere insieme una cifra e per comprare nuovi canestri. E poi? Beh, poi si utilizzano mezzi di fortuna (una vespa o un motorino), improvvisati, per raggiungere l’altezza dei canestri (3,05 metri). I canestri distrutti vengono tolti e quelli nuovi subito messi a disposizione della collettività. E ciò si fa diverse volta in un anno solare.

    I giovani avolesi ci sono e ce la fanno, ma ora ci domandiamo? La classe dirigente dov’è stata, dov’è e dove sarà? È stata, è, sarà presente? Per il passato, le foto parlano chiaramente, per quella presente e futura, se sì, si faccia vedere e dia una mano. Altrimenti, i giovani avolesi ci sono sempre e non si faranno togliere dalle mani questo spazio dove la pratica dello sport, sano e genuino, la fa da padrone.  Giovanni Agricola con la collaborazione di Marco Urso

* legge 285/97Diamo un breve accenno a quello che è la legge 285/97 riportata sul cartellone di basket e che potrete leggere per intero a questo indirizzo: http://www.solideadonne.org/pdf/legislazione/scheda_legge_285_1997.pdf

SCOPO E OBIETTIVO

La legge 1997 n. 285 prevede l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del c.d. Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza finalizzato alla realizzazione di interventi a livello nazionale, regionale e locale. Scopo e obiettivo della legge in esame, attraverso la concretizzazione del fondo, è quello di attuare e favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo e la realizzazione individuale e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, privilegiando l’ambiente ad esse più confacente ovvero la famiglia naturale, adottiva o affidataria, in attuazione dei principi della Convenzione sui diritti del fanciullo resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176, e degli articoli 1 e 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

SOGGETTI DESTINATARI
La legge concerne disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, i destinatari, implicitamente sono, quindi, i bambini e gli adolescenti. Con riferimento alla realizzazione delle disposizioni in esame i soggetti che concretamente si attivano sono gli enti locali compresi negli ambiti territoriali d’Intervento. Possono essere individuati, quali ambiti territoriali di intervento, comuni, comuni associati ai sensi degli articoli 24, 25 e 26 della legge 8 giugno 1990, n. 142, comunità montane e province.