Presentato il laboratatorio culturale politico «C’ho un’idea»

Presentato il movimento «C’ho un’idea»
«Nuova politica nel rispetto reciproco e delle idee»

  • Sabato 07 Luglio 2012
  • La Sicilia, Siracusa,
  • pagina 39

«C’ho un’idea»: è il nome del movimento culturale e politico nato recentemente in città. «L’iniziativa nasce dalla voglia, comune a tanti giovani, di intraprendere un percorso sperimentale per una nuova politica, basata sul rispetto reciproco, sulle idee, sulle proposte, legalità e trasparenza. Le elezioni di maggio e la politica locale ci hanno confermato la necessità di uno spazio di condivisione, di dialogo, senza preconcetti e personalismi».
«Crediamo che il non saper ascoltare la gente comune sia un male di questa società e del modo attuale di fare politica. Una politica che aspira al nuovo per poi perdersi nel nuovo-riciclato», hanno commentato i componenti del direttivo del movimento: Giovanni Agricola, Vincenzo Dugo, Paolo Artale, Giuseppe Pernagallo, Francesca Campisi, Simonetta Scionti, Marco Urso.
Il movimento ha già elaborato alcune proposte per la città. Si tratta della richiesta di istituire un mercatino del contadino per rilanciare l’agricoltura locale; della riqualificazione dei quartieri periferici e del campetto di basket. «All’interno del movimento tutti i giovani potranno trovare lo spazio per potersi esprimere. Noi ci impegneremo per contribuire, nel nostro piccolo, al bene della città. Più persone che lottano per la stessa causa hanno maggiori possibilità di riuscita», ha aggiunto il direttivo.
«Il cambiamento – hanno sottolineato – di cui ha bisogno Avola va ricercato nel concetto stesso di politica, che andrebbe intesa non come attività fatta di intrighi e alleanze oscure, ma come pratica per l’interesse e il bene della collettività».
I membri dell’associazione denunciano le numerose problematiche che affliggono la città: strutture e servizi dimenticati, un muso civico abbandonato, l’odissea del depuratore, l’emergenza discariche abusive, la pulizia delle spiagge. Il movimento intende, dunque, lavorare ad una serie di idee, da elaborare attraverso il contatto diretto con i cittadini, nel tentativo che possano diventare fatti concreti.
Cen. Sal.

07/07/2012

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