Invece di spostar Gioconde…

Arco della Tonnara di Avola ormai caduto Foto di Nino Giglio
Arco della Tonnara di Avola ormai caduto
Foto di Nino Giglio

Se alcune località hanno ben pensato che per aumentare ulteriormente il turismo, anche e non solo, bisognava partire dalla conservazione dei luoghi, dalle ristrutturazioni di intere antiche tonnare, dalla memoria dei spazi, nella mia città non posso che constatare l’annunciata fine della nostra arte, dei nostri luoghi, costruiti e vissuti dai nostri antenati.
Ognuno di noi ha sicuramente un antenato muratore, marinaio, pescatore, ecc. e che ha lavorato nella nostra tonnara.
Una morte annunciata e affogata da un mare di esperti, di “ci abbiamo già pensato!”, di querele sterili e inutili.
Il tutto mentre il liberty è quotidianamente distrutto senza estendere i vincoli (più di 70 anni), mentre l’Arena Moderna sta per crollare, gli archivi sono abbandonati e semidistrutti, le biblioteche vuote e aperte a metà giornata, i musei solo sulle carte (magari un museo delle carte!), i frantoi chiusi o aperti su prenotazione, i ponti con più di 70 anni che di giorno verranno abbattuti e di notte no. Ma c’è sempre una speranza: un presepe o…una sagra!

Quando impareremo che invece di “spostar Gioconde” bisogna seriamente impegnarsi a una POLITICA locale sui beni artistici-storici-archeologici come la realtà ce lo richiede?