Ennesima scena di populismo gratis per i cittadini avolesi. Giorni fa applausi a onorevoli che non dovevano comiziare, cose strane e sicuramente apartitiche e apolitiche! Il dubbio esistenziale dei commercianti è stato e continua a essere uno. E’ inutile che chiudiamo i negozi del centro se poi la gente va a fare la spesa nei grandi centri commerciali della zona – gridano i commercianti avolesi del centro. Tutti noi siamo commercianti – bella frase lanciata dei nostri commercianti. Abbiamo parlato prima di populismo. Si è parlato del problema del carburante, dei limoni siciliani, dei problemi dei braccianti, dei pescivendoli, dei disoccupati, degli studenti e di ogni altro lavoro. Lo stiamo facendo per i nostri figli, per la nostra bella Sicilia, per il popolo, semu o siccu, siamo stati abbandonati, nessun tg ne parla – i motti più in voga in questi giorni di blocchi e di contestazioni. La fierezza di essere siciliano.
Invece la solita scenetta. In pochi si accorgono che un lavoratore abusivo e che lavora saltuariamente e con difficoltà, uno dei primi che sicuramente sente la crisi. Lasciatelo parlare! Lasciatelo parlare! – gridano quei pochi in direzione del palco. Gli organizzatori fanno gli gnorri. Il popolo è un bambino. Devi sempre accudirlo e allevarlo con sano populismo. E questa è democrazia? – continuano a gridare chi ha gli occhi aperti. E l’abusivo viene trascinato sempre più indietro chi parlava. Le belle parole iniziavano a scarseggiare e poteva concludersi la riunione senza una chiara decisione. I centri commerciali dobbiamo bloccare! – retro marcia del commerciante che subito si corregge alla prima occhiata delle guardie presenti. Amu babbiàtu – se non è possibile farlo allora lasciamo liberi i commercianti di aprire oppure no. E Pilato si lavò le mani credendo nella democrazia per tutti. E Antonino veniva sempre più allontanato. Anzi deriso perché voleva parlare e dire la sua. In Francia ci hanno provato, hanno fatto rivoluzione. Ma in bagno non hanno usanza della più intima abluzione. Invece noi di italico aspetto meno propensi a protestare… – diceva una famosa canzone. Il popolo ama Barabba, non chi ha veramente bisogno. Il popolo aspetta i vari Barabba e pende dalle loro labbra. Ma lo stiamo facendo per il popolo!
(Per i furbetti: foto di Marco Urss)