Mi manca un’amica. Una casa liberty e la “mia” Medusa

Una casa liberty” ogni giorno si sveglia e sa che deve correre più del suo “ristruttoratore”.
Pace alle anime delle case liberty avolesi “ristrutturate” senza rivalutazione.
«Ad Avola non c’è nulla» oppure «ad Avola tutto è stato distrutto senza il giusto rispetto per la nostra storia, cultura, arte»?

Si è parlato di recente di Decoro Urbano.

Casa liberty

Adesso vorrei parlare di Rispetto Urbano perché è una parola che manca o molto spesso ce ne dimentichiamo il significato. Non dico, che sia chiaro, che i proprietari non ne abbiano avuto anzi spero che possano capire il nocciolo della questione.

Il Rispetto, dicevamo, è un sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell’importanza e del valore morale, culturale di qualcuno.
(http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/R/rispetto.shtml)

Un paio di giorni fa, mi trovavo a passeggiare nei paraggi del quartiere Stazione, esattamente all’inizio del C.so G. D’Agata a pochi passi dalla stazione, e il mio sguardo è stato attirato da una delle decorazioni di una casa liberty. Per un paio di giorni è stata anche la foto del mio profilo facebook a quant’era bella e attraente.


Ero fiero di avere una decorazione così bella nella mia città, anche se non era mia, ma ero felice lo stesso.

Finestrone con decorazione liberty

Oggi, quasi come se andassi a trovare un vecchio amico, sono passato a salutare la “mia” decorazione preferita ma… tutta la casa non esisteva più.
Quelle decorazioni “amiche” frutto di tanto sudore e fatica, quel ritratto di donna sullo stipite con quei capelli ripiegati sulla nuca, quelle riproduzioni di Medusa con gli occhi pronti a pietrificare gli sguardi dei più curiosi, quelle facce strane quasi a preservare dal malocchio, anche se non mi appartengono, non ci sono più.

Non sono contrario alle modernizzazioni, né ai restauri purché fatti con intelligenza e con quella parola che ho utilizzato prima: con rispetto.
Spero che tutto venga rimodernato presto ma che almeno la facciata (vedi foto), con tutti gli altri pezzi vengano riposizionati al loro originario posto. Perché, anche se è una casa privata e questo lo capisco, quei pezzi erano entrati nel mio cuore ed erano patrimonio di tutti gli Avolesi.
Ridatemi la mia decorazione preferita, la Medusa, da poter ammirare e da andare a trovare come si va a trovare un amico prezioso e ospitale.

Marco Urso
C’ho un’idea